L’assegnazione della casa familiare spetta anche al figlio maggiorenne economicamente autosufficiente?
Questa è la domanda al centro dell’ordinanza n. 32151, depositata il 20 novembre 2023, della Sezione Prima Civile della Cassazione.
Un quesito di grande importanza se si considera la frequenza con cui tale situazione si presenta nei giudizi di separazione e di divorzio, dove la domanda di assegnazione della casa è spesso motivo di contenzioso per l’interesse economico sotteso.
La Suprema Corte ha ribadito che la casa familiare deve essere assegnata prioritariamente in base all’interesse dei figli, sia minorenni che maggiorenni non autosufficienti.
Tuttavia, per i figli maggiorenni economicamente autosufficienti, l’assegnazione non è automatica e dipende dall’accertamento dell’interesse del figlio a conservare l’habitat domestico.
Nel caso di specie si è stabilito che, essendo il figlio maggiorenne e autosufficiente dal punto di vista economico, non sussisteva infatti un interesse preminente all’assegnazione dell’abitazione familiare. E tale decisione è stata presa nonostante il figlio tornasse quotidianamente a casa dopo il lavoro.
Il principio di diritto affermato con questa pronuncia giurisprudenziale rispecchia il consolidato orientamento della Corte di Cassazione secondo cui per i figli maggiorenni autosufficienti, l’interesse alla conservazione dell’habitat domestico non è sufficiente a giustificare l’assegnazione della casa familiare se non supportato da circostanze particolari.
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Autore: Avv. SILVIA TRITTO