Il servizio di mediazione familiare si rivolge alle coppie di coniugi che, pur avendo deciso di separarsi o divorziare, non riescono a raggiungere un accordo sulle relative condizioni, ma non vogliono neanche intraprendere un lungo, costoso e faticoso procedimento giudiziario.
Lo scopo dell’attività di mediazione non è, pertanto, quello di permettere una riconciliazione della coppia (in tal caso deve farsi ricorso ad uno psicologo o ad un consulente matrimoniale), bensì quello di permettere la formazione di un consenso reciproco in ordine alle condizioni per la separazione o per il divorzio, evitando (o riducendo al minimo) ogni forma di conflitto.
La mediazione è già praticata nei paesi anglosassoni, da molti anni e con risultati assolutamente positivi, come mezzo di risoluzione alternativo delle controversie rispetto al normale ricorso giudiziario, in ambiti di applicazione assai diversi (diritto di famiglia, diritto commerciale, diritto dei consumatori) e viene indicata con l’acronimo di ADR (Alternative Dispute Resolution).
L’attività di mediazione viene svolta due mediatori (un avvocato e uno psicologo) e si articola in diverse sedute (in media da 4 a 6) nelle quali vengono affrontati assieme ai coniugi i problemi insorti in sede di separazione o divorzio. Scopo del mediatore non è quello di sostituirsi ai coniugi, prendendo decisioni per loro conto (come fosse un giudice), ma piuttosto quello di aiutare gli stessi coniugi a maturare delle scelte autonome e consapevoli in relazione alle condizioni della loro separazione, così da evitare il ricorso ad un lungo e costoso procedimento giudiziale.
Il costo del servizio è di 90,00 Euro a coniuge per ciascun incontro (comprensivo dell’IVA e del versamento obbligatorio alla cassa previdenza avvocati). Attualmente il servizio è disponibile su Roma e Milano.
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